Sono lo specchio del proprio stato di salute generale, e meriterebbero la stessa attenzione riservata al resto del corpo. Le unghie, soprattutto quelle delle mani, rivelano infatti molto più di ciò che si pensa, sono il biglietto da visita con cui ci relazioniamo con il prossimo, e andrebbero curate quotidianamente, non solo dal punto di vista di una manicure precisa ed attenta. Mostrare belle mani con belle unghie vuol dire sia attenzione verso la propria persona, sia, soprattutto, essere sani e forti; ed in una situazione ideale, unghie sani e forti hanno un colore roseo ed omogeneo, una superficie liscia, e sono resistenti. Eventuali discromie, microfratture o fragilità, o mutamenti nel tasso di crescita, sono invece il sintomo di una malessere dell’organismo, che non può rimanere inascoltato. Un disturbo dell’apparato cardiocircolatorio, un’abitudine nociva (come ad esempio l’applicazione di smalti di scarsa qualità), o, ancora, un trauma della pelle, denotano infatti un cambiamento nell’aspetto dell’unghia a cui bisogna porre rimedio. Intervenendo tempestivamente. In questa sede soffermeremo la nostra attenzione sulla micosi dell’unghia stessa – anche conosciuta come onicomicosi – ossia un’infezione provocata da microrganismi detti miceti, che può limitarsi ad un’unica unghia oppure estendersi anche alle altre.
Cos’è l’onicomicosi
Come or ora anticipato, l’onicomicosi è un’infezione prodotta da funghi, muffe o lieviti che colpisce le unghie, generalmente quelle dei piedi – in virtù della maggiore umidità che si riscontra in questa zona del corpo – ma anche quelle delle mani. In condizioni normali i funghi vivono a contatto con le unghie di ciascun soggetto senza generare alcun tipo di problematica, ma determinate situazioni, come un abbassamento delle difese immunitarie, possono far sì che detti microorganismi proliferino incontrollatamente, creando pertanto l’infezione stessa. I luoghi umidi – quali piscine, docce, spogliatoi – costituiscono il perfetto ambiente di crescita per i miceti, ed il perfetto veicolo infettivo per le unghie: camminare pertanto nei predetti luoghi a piedi nudi, senza servirsi di calzature, è uno dei più comuni fattori di rischio per l’insorgenza dell’onicomicosi. Ma anche il diabete, l’età avanzata, o il cosiddetto piede d’atleta (un fungo molto diffuso appunto tra gli atleti) sono altri possibili fattori di rischio da sottolineare, così come l’esagerata sudorazione, l’eccessivo uso – da parte delle donne – di smalti permanenti o semipermanenti, o di gel, sulle unghie, e l’abitudine – non corretta – soprattutto femminile, di calzare scarpe strette, di intralcio alla traspirazione, o di portarle per molte ore di seguito.
Come si “presenta” l’unghia colpita da micosi? Spessa ed opaca, ed alterata dal punto di vista cromatico: soprattutto nelle sue estremità presenta un colore giallastro tendente al marrone, oppure zone biancastre, o talora macchie di colore verde o nero. Ma può anche sollevarsi e deformarsi, nonché divenire più fragile; e, con l’avanzare dell’infezione, manifestare un cattivo odore, sgretolarsi, o addirittura distaccarsi (onicolisi).
Prevenzione
La migliore cura per l’onicomicosi è la prevenzione, e non a caso il famoso detto popolare recita “prevenire è meglio che curare”: piccole attenzioni, unite ad una regolare igiene delle mani e dei piedi, eviteranno infatti di incorrere in questa incresciosa situazione. Eccole elencate qui di seguito.
- Curare le unghie anche nel momento in cui si procede al taglio, adoperando delicatezza senza strapparle;
- Evitare scarpe eccessivamente strette, preferendole con la punta larga, così da impedire che le dita si sovrappongano tra loro, con conseguenti traumi alle dita stesse e alle unghie;
- Evitare tessuti sintetici non traspiranti;
- Non camminare a piedi scalzi in docce, piscine o spogliatoi, ma indossare sempre le ciabatte, onde evitare la formazione di verruche ed infezioni micotiche;
- Procedere ad una corretta asciugatura dei piedi a seguito di una doccia o di una nuotata, per non favorire un ambiente umido.
Cura
Come si cura l’onicomicosi? Una adeguata prevenzione – come or ora sottolineato – evita di trovarsi “a contatto” con questa infezione. Ma se quest’ultima è presente sulle proprie unghie, bisogna intervenire con un apposito trattamento farmacologico – suggerito dal medico, podologo o specialista – costituito da smalti antimicotici da adoperare localmente oppure da antifungini da assumere per via orale. Se non viene trattata tempestivamente, infatti, l’infezione tende a non rimanere localizzata, ma ad interessare tutta l’unghia, che nei casi più critici potrebbe anche essere rimossa con un intervento chirurgico.
I medicinali specifici da utilizzare in caso di onicomicosi esercitano un’azione sul fungo, sconfiggendolo, e contribuiscono alla nascita di un’unghia nuova e non attaccata dall’infezione: il processo di guarigione, tuttavia, è piuttosto lungo, dal momento che, a seconda della specifica gravità della situazione, possono essere necessari circa 9-12 mesi per una totale crescita dell’unghia stessa. Mettendo da parte in questa sede i farmaci antimicotici ad azione sistemica – ossia i farmaci per via orale – concentriamo la nostra attenzione sulle misure da adottare localmente, cioè sullo smalto per micosi. Ce ne occupiamo nel paragrafo che segue.
In particolare, l’uso di uno smalto specifico: guida alla migliore scelta
Prima di entrare nel vivo della tematica, è bene chiarire che l’unghia colpita da micosi deve essere lasciata libera per ristabilirsi completamente, il che significa che non va “coperta” con uno smalto per celarla.
Fatta questa premessa, lo smalto per micosi è un medicinale a base di principi attivi dall’azione antimicotica, da applicare direttamente sull’unghia a seguito della limatura: detto smalto, da utilizzare dopo la pulizia, manifesta la sua utilità in presenza di onimicosi superficiale o non particolarmente estesa. I primi miglioramenti saranno visibili nel giro di qualche mese, per cui bisogna armarsi di tanta pazienza. Effetti indesiderati possono esserci, ma essenzialmente locali, quali l’arrossamento della cute ad esempio.
Come scegliere il “migliore” smalto per micosi? In commercio sono disponibili davvero tanti prodotti di questa tipologia, il che talora può essere “destabilizzante” e creare incertezze al momento dell’acquisto. Come regolarsi, allora, in merito? Il “migliore” prodotto è sicuramente quello più efficace, ma al contempo quello più adatto alle esigenze personali, diverse da individuo a individuo. Alcuni utenti, ad esempio, possono individuare come ideale per le proprie necessità un prodotto agevole nell’uso, che dunque presenti un pratico contagocce con pennelletto o un distributore di lime monouso; altri, invece, possono essere orientati verso uno smalto per micosi che offra un buon rapporto qualità-prezzo, altri, ancora, verso uno di marca conosciuta. Come si vede, pertanto, i parametri di scelta sono diversi, ferma restando l’assoluta necessità di un farmaco efficiente nella sua azione curativa.
Onilaq, Locetar, Batrafen, e, ancora, Scholl, Dr Nails, Trosyd, sono alcuni suggerimenti per smalti per micosi di grande efficacia. I prezzi? Orientativamente compresi tra 10 circa e 30 Euro circa.